(This is not an apology) Se i Fugazi non si esibiscono e non producono musica dal 2002 non significa siano finiti. Perseguono, attraverso…
Valeria Alessandri

Valeria Alessandri
Valeria Alessandri nasce a Padova, il 26 Aprile del 1987. Trascorre la sua infanzia a Grisignano di Zocco (provincia di Vicenza) ma ben presto la famiglia Alessandri si sposta nel sud dell’Italia radicandosi a Lecce. Qui, Valeria inizia a dilettarsi con la recitazione teatrale e con il canto entrando a far parte di una band ‘teen punk. Una volta diplomatasi nel 2006 in lingue si trasferisce nella “città eterna” dove studia acting e dizione presso la Scuola di Cinema di Roma con Alessandro Pultrone ed Antonio Tallura. Dopo varie esperienze di lavoro nel campo della TV e del WEB (è, ad esempio, speaker per il canale RAI GULP nel 2009, nonché autrice e conduttrice del web-format Masterclass per l’edizione 2010 del Giffoni Film Festival) tenta la carriera di attrice spingendosi anche all’estero (nel 2011 è, infatti, sul set londinese del mediometraggio Inassenza per la regia di Domenico De Orsi). Stanca di essere coinvolta esclusivamente nella routine dei provini, la sua gavetta d’attrice subisce una deviazione e, dopo essersi iscritta nel 2012 alla facoltà di filosofia di Roma Tre, si dedica a quelle passioni che aveva sempre considerato marginali rispetto al percorso professionale intrapreso: la scrittura e la musica. Nel 2014, infatti, appare sul Bollettino di Studi Sartriani italo-francese il suo saggio breve Sartre e Godard: l’insinuante legge dell’esistenza; due anni dopo, entrata a far parte del collettivo Abaton Project, presta la voce ad alcuni brani di musica sperimentale ed inizia a collaborare a vari progetti creativi in cui la filosofia, il suono e l’arte video si fondono (Manca anche tutto il resto, per esempio, è un docu-shortmovie filosofico di questo “genere” di cui è sceneggiatrice e attrice). Tra il 2016 e il 2017, Valeria frequenta a Roma un corso di canto r&b, soul e jazz presso l’associazione Roxy Music e nel 2018 si specializza in filosofia teoretica con una tesi di laurea sulla teoria del riso di Georges Bataille. Nel 2019 si trasferisce a Napoli e lavora, insieme a Giuseppe Molica, al live-format Crever le ciel: oltre la pelle del suono. Ancora una volta, filosofia e musica, scrittura e vocalità si incontrano dando luogo ad un evento d’improvvisazione collettiva che la vede come autrice e performer. Nello stesso anno le sue recensioni sperimentali di musica, bizzarramente chiamate poem-blurbs (una sorta di “trafiletti poetici”) trovano spazio su questa rivista. Solitamente, gli artisti da lei recensiti si cimentano nel post-punk, post-rock, noise, trip-hop, elettronica, folk ed altri “generi sperimentali” appartenenti al mondo dell’“indie” o dell’“underground”… se proprio si vogliono utilizzare delle etichette (cose che le interessano molto poco!). Il 17 gennaio 2020, debutta a Napoli, precisamente al Wine ad Music Ennò, con un nuovo live-format chiamato Il Salotto di Vale dove presenta anche il manifesto di Kuwomba. In questo “salotto”, chiacchierando con l’artista ospite e coinvolgendo anche il pubblico, Valeria aspira a creare uno spazio d’interazione dove il rintocco di ogni suggestione, data dall’azione dell’ascolto, possa tradursi in un esperimento sonoro unico e irripetibile. Nel «qui ed ora», l’artista racconta la genesi del suo album ricucendo insieme le fasi dell’intera composizione musicale ed esegue (in versione acustica o riarrangiata in modo originale per l’occasione) i brani che lei, di volta in volta, scompone in deviazioni poetiche. Attualmente, a causa della pandemia, Valeria ha abbandonato le live-performances ed il progetto del salotto musicale per ritirarsi in campagna, nel profondo Salento. Ed è qui che – mentre si dedica alla coltivazione di un orto sinergico e sperimenta la didattica a distanza – intrattiene una collaborazione musicale con il chitarrista partenopeo Francesco Vacatello, continuando altresì a scrive per la rivista Kuwomba.
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